benvenuti

Buongiorno e benvenuti a chi passa a visitarmi...
in questo blog troverete di tutto un pò (dei miei passatempi e delle mie piccole passioni quotidiane) lavoretti e creazioni varie, idee regalo, qualche istruzione, parecchio uncinetto,
prove di cucito, e poi borse borsette e borsellini, centri centrini e centroni, calzette e calzotte, sciarpe e sciarpone, scaldapolsi e scaldagola, collane ciondoli e bracciali, accessori vari
e tanto altro, tutto coloratissimo e fatto con Passione Amore e Fantasia ma soprattutto fatto a mano artigianando...
e... opsss... scusatemi per la grafica o i difetti del blog ma tecnologia e magalì non vanno ancora molto d'accordo...
se poi vi va di lasciare un segno del Vostro passaggio, con un commento, sarebbe molto carino e gradito...

domenica 29 maggio 2022

io non batto i coperchi... li ribalto!

oggi, come da titolo 🤔(??? se lo dici tu...), vi mostro il mio copri-macchina da cucire… semplice e sportivo… creato anche lui con uno scampolo della stoffa in jeans di cui vi ho parlato nel post delle tovagliette con incroci colorati (era proprio tanta😊) e nato in realtà per la prima macchinina, quella del supermercato, vi ricordate? ne avevo raccontato la storia nel post della borsa triangolare grigia... ma si è poi ben adattato anche a quella che ho ora... forse è anche più preciso, all'altra gli andava appena appena largo…




ho anche il suo bel coperchio ufficiale ma ormai ero affezionata al mio in jeans... l’altro, visto che è rigido, lo uso come contenitore per i rotoli, sì sì avete capito bene, l’ho rovesciato, gli ho messo due feltrini sotto (che in realtà è il suo sopra) ed è diventato il giusto vaso perrotoli lunghi: di carta regalo, di retine diverse, di alcune stoffine, di carta da disegno del cucciolo… insomma è più pratico e utile per altre cose…

dai, metto la foto ma vi prego ditemi che anche voi riadattate e riutilizzate le cose a vostro piacimento... insomma come fa comodo… mi vorreste forse dire che #cosìsoloio è da prendere alla lettera? 😶 ops...





in ogni caso, passano gli anni, ma l’abitudine di far prevalere la praticità e l’utilità rispetto a quel che è magari l’effettivo utilizzo di qualcosa, non mi passa mai… mi pare più logico che siano le cose a doversi adattare a noi e non noi a doverci adattare alle cose, o sbaglio?

non vorrei essere fraintesa… mica lo faccio con tutto quel che incontro, con ogni e qualsiasi cosa eh... non è che vado in giro con una borsa al posto di un calzino 🤪 o in moto con un libro in testa al posto del casco … però se un oggetto può essere riutilizzato a mio piacimento, e comodità, invece che restare lì vuoto a prendere polvere, perché no?





sono affezionata al mio copri-macchinina in jeans sia perchè è nato appunto per la prima che ho comprato, mia!, sia perchè è stato uno dei primissimi lavoretti fatti... l'entusiasmo delle prime prove, dei primi lavori, dei primi risultati...

e a voi, capita mai di fare strani usi di cose di tutti i giorni? ribaltate qualcosa anche voi o no?

se trovate un po' di tempo per me, fatemelo sapere nei commenti che mi fa piacere...

e così mi dite anche se vi piacciono i miei copri-macchina e il loro utilizzo 


❤    buona giornata e buona creatività a tutti  

alla prossima

mercoledì 25 maggio 2022

borsina bordeaux

Buongiorno a tutti! oggi vi mostro una borsina fatta qualche annetto fa, tanto per cambiare… con una stoffa particolare tipo vellutino leggero, finto scamosciato, non conosco il nome specifico di questo tessuto ma è, come dire, morbida al tatto e delicata… di fattura semplice, rettangolare, bordeaux, con manici sottili e alla quale avevo applicato, in un secondo tempo, i fiorellini e il bordo in pizzo…




un po’ come altri miei lavori, vedi le bacchette magiche, e altre borse, tipo la pochette gialla/beige, è anche lei nata per caso… avevo uno scampoletto di stoffa e mi son messa all’opera… ma di sicuro per la sua svolta in positivo devo ringraziare le amiche di baratto (vecchia pagina di G+ ora riaperto su facebook) Milly, per il pizzo e il fiore in stoffa, e Sabrina di Sciccoserie per quelli in feltro...



prima era solo una borsina come tante, utile quanto vuoi ma abbastanza anonima, poi è diventata super sciccosissima… le roselline sono stupende e il pizzo è davvero meraviglioso… ma, si sa, Sabrina è una fatina creativa super sciccosa, dalle sue manine escono capolavori (non so proprio come faccia 🎉) e Milly, oltre essere una creativa polivalente e superbrava in tutto quel che fa, è una maga nei rifornimenti di pizzi pizzetti e merletti sempre stre-pi-to-si! 💖 grazie ancora anche a distanza di anni…




non ricordo a chi ho poi destinato la borsina 😌 ma ricordo benissimo che da scialba e bruttina, era diventata proprio carinissima con tutte le applicazioni aggiunte… spero che anche dalle mie misere foto si capisca cosa intendo… non avendo quelle del “prima” (in questo post e in quest’altro, un paio di racconti a riguardo) ho fatto come ho potuto con quelle che ho ritrovato nei giorni del riordino fotografico


bella la foto anticata, vero?


vi lascio i collegamenti ai blog (anche se ora sono in pausa) e alle pagine instagram di Milly e Sabrina, così potete verificare ciò che vi ho detto sulle loro opere...

BLOG DI MILLY “Fatto a mano by Milly” https://64dolcemuffin.blogspot.com

pagina instagram https://www.instagram.com/fatto_a_mano_by_milly


BLOG DI SABRINA http://sciccoserie.blogspot.com

pagina instagram https://www.instagram.com/sciccoserie_handmade


se la borsina vi è piaciuta e riuscite a trovate un minutino per me, ditemelo nei commenti


❤    buona giornata e buona creatività a tutti  

alla prossima

sabato 21 maggio 2022

candele a modo mio
ovvero marmorizzare capitolo terzo

una delle tanterrime creazioni che ancora dovevo mostrarvi ma di cui già vi ho fatto cenno nei vecchi post del mio blogghetto singhiozzoso e lento lento che più lento non si può, sono le varie cose marmorizzate…

con le uova prima e le tazze poi, anche se in realtà sono nate prima le tazze e dopo le uova (e qui è sicuro, non è come con la gallina 🐔), vi avevo appunto anticipato che stavo quasi marmorizzando casa… che avevo insomma pucciato e pucciato ancora e di nuovo pucciato a iosa…



taci taci che mentre scrivo mi è venuta in mente anche un’altra cosa! 💡 ops, ne ho ancora altre due “datate” da mostrarvi, ho da finire i dettagli per la parte più tecnica delle tazze, che la mia testolina è già lì che pensa alla prossima… è proprio la soluzione ideale! sì sì decisamente la marmorizzazione è quel che fa al caso mio… 🎉 spero di riuscire a farla e a mostrarvela in tempi brevi…




comunque ecco svelato, per ora, un altro dei misteriosi asterischi lasciati nel post delle uova: le mie candeline... alcune già in fumo da anni e altre rifatte in questi giorni per accontentare l’aiutante curioso che non si ricordava quando e come le avevamo pucciate l’altra volta… è strano però, sono passati solo sei anni 😎... spero mi perdonerete e magari che riusciate anche a divertirvi nell’andare a rivedere i vecchi post…




le candele, come tutte le cose personalizzate con la stessa modalità, sono pezzi unici ai quali serve, oltre gli smalti, semplicemente un po’ di pazienza e un po’ di fantasia per i colori… niente altro…

ne avevo preparato una serie anche per i mercatini… correva l’anno 2015 (giusto l’altro ieri 😊) e dei quali ancora non vi ho fatto vedere le foto… anche loro, come quelle del vaso portacialde e tante altre, erano disperse nei miei meandri tecnologici ma dopo la sistemazione delle scorse settimane le ho ritrovate, quindi… tutto può essere…






spero vi siano piaciute li mie candeline colorate... marmorizzate… personalizzate

se riuscite a trovate un briciolo di tempo, fatemelo sapere nei commenti


❤    buona giornata e buona creatività a tutti  

alla prossima

martedì 17 maggio 2022

ma voi le cialde dove le mettete?
...e finalmente riordino

in questi ultimi giorni sono finalmente riuscita a mettere ordine alle numerose fotografie dei lavori che avevo seminato un po’ ovunque… sì, proprio come con gli unciunci prima di farmi la torre magicaerano sparse per l’aere della tecnologia… ne avevo sul vecchio portatile (che ormai funziona a stento), sul computer fisso, sul telefonino nuovo e pure su quello vecchio, su un disk di memoria aggiunta che usavo per i salvataggi ma in cui avevo scaricato di tutto e di più, per alleggerire il pc, su alcune schede SD della mia amata 💓, mitica e insostituibile, macchina fotografica…

insomma, quasi da non crederci ma son riuscita a ritagliarmi un po' di tempo per me e quindi a riordinare i vari file, a rimpicciolirne una parte, a cancellare qualcosina di troppo ma soprattutto a suddividere le fotine tra lavori postati e quelli ancora da pubblicare…

forse uno dei motivi per cui il mio blogghino è sempre andato avanti a singhiozzo era anche questo insieme di cose:

la quantità delle varie fotografie (dovuta anche alla mia inesperienza iniziale che me ne faceva scattare infinitesimamente tante) che si accavallavano tra vecchi e nuovi lavori, prove varie e idee viste in giro,
unita alla voglia di sistemare cose in sospeso, come più volte ripromesso e come avevo iniziato a fare con il post della corposa copertina,
che a sua volta lottava con il desiderio di farvi vedere anche le ultime creazioni, (tovagliette comprese) e il tutto che nella mia testa, dato anche il poco tempo, diventava un minestrone tale da farmi procrastinare ogni volta…

perfetto… ora prendi fiato e via! una è fatta! 🎉🎇 eureka!

adesso mancherebbe ancora la stanzetta creativa, alias ufficio, alias mini laboratorio, alias libreria, alias stanza della scuola, alias… alias… poche ciance: è il refugium peccatorum della casa… c’è un angolino per tutto e tutti ma la stanza non esiste praticamente più… necessita anche lei di una sistemata… 😶

va beh ora non pensiamoci e andiamo avanti che almeno per quanto riguarda le foto ho solo l’imbarazzo della scelta… alcune cose mi dimentico di fotografarle, come vi dicevo nel post delle tovagliette spiagga, e altre non ricordo nemmeno più di averle fatte…

una è proprio quella che vi sto mostrando oggi…


un riciclo, o uso diverso, veloce ma pratico e comodo… si prende un vaso lo si dipinge tutto per bene, io ne ho usato uno in plastica e una bomboletta oro, si applica un ritaglio di stoffa per tovaglie con scritta a tema e… stop, il mio vaso portacialde era fatto!

utile quanto basta, rustico ma non troppo, grande il giusto per le nostre necessità, cialde mischiate "a vista" così ognuno è contento e trova subito la sua… o quasi 😉




ps: ora è già cambiato il mio portacialde ma sssst non ditelo a nessuno…
questo lo ha visto una mia Amica e... e non ho saputo resistere: ora è suo!

❤    buona giornata e buona creatività a tutti  

alla prossima

venerdì 13 maggio 2022

svuota-tasche rustico con lo spago

nella categoria dei vari lavori considerati classici del bricolage sicuramente ci sono quelli fatti con lo spago… in ogni sua forma aggiungerei io…

la primissima cosa in cui mi son cimentata è la mia "storica" lampadache continua a far parte della nostra vita e che ne ha viste davvero di tutti i colori… con lo stesso metodo ho poi fatto le uova ripiene di uova e altre cosine, alcune più veloci altre meno… alcune ben riuscite altre meno…

una di queste creazioni sono gli svuota-tasche alias mini-vassoi alias cestini porta-tutto alias il nome che più vi piace… uno si era intravisto nel post delle uova marmorizzate per la Pasqua di qualche annetto fa (più giù rimetto due fotine 😊)...



per realizzarlo ho utilizzato un contenitore rettangolare in plastica, di quelli da supermercato per intenderci, arrotondato sotto… come base ci vuole comunque qualcosa di abbastanza robusto... anche ciotole o altri contenitori di casa vanno bene, basta avere l'accortezza di avvolgerli col cellophane...

poi spago, colla vinilica e si gira liberamente intorno al contenitore, a casaccio, peggio arrotolate meglio verrà il risultato finale, sul serio… poca precisione qui a differenza di altri lavori nei quali bisogna magari seguire uno schema ben preciso, come nei centrini e nei lavori a filet… quando vi sembra non troppo pieno e nemmeno troppo “bucato”, anche rispetto all’uso che ne farete, vi fermate… ✋




si lascia asciugare (bene! deve asciugare bene e irrigidirsi a sufficienza… portate pazienza 😴 mettete tutto in un angolino e dimenticatevene per almeno un paio di giorni) una volta pronto, asciutto e rigido, bisogna solo avere l’accortezza di tagliare lungo il bordo in alto o a metà del lavoro (secondo necessità) e diventerà un bel cestino, anzi due… se poi li usiamo proprio per presentare le uova di cioccolato, basterà aggiungere un po’ d’ovatta o di quella paglina per pacchi e il gioco è fatto! sarà come avere un piccolo nido…

naturalmente per formati e dimensioni, spazio libero alla fantasia e alle nostre necessità…





per rifinirlo, dato che lo spago tagliato resta un po’ bruttino, come mozzato, ho preferito applicare lungo il bordo un nastro sbieco colorato, che mi sono fatta sempre utilizzando il mio fidato e ultra collaudato coso, e cucendolo a mano per ben fissarlo nei punti giusti rispetto ai pieni e vuoti dello spago… ma se siete esperte si può provare anche con la macchina, io all’epoca ho preferito non rischiare, magari con i prossimi tento…




vi è piaciuto abbastanza da voler provare a farlo? se vi va di dirmelo vi aspetto nei commenti


❤    buona giornata e buona creatività a tutti  

alla prossima

domenica 8 maggio 2022

torre autoreggente e un po’ di geometria
ovvero l'uncinetto dove lo metto?

sospendendo temporaneamente la sfilata di patchwork e tovagliette, mi fa piacere mostrarvi un’altra cosa che mi son fatta a mio uso e consumo…

riordinando e cercando alcune vecchie fotografie, proprio per quelle tovagliette di cui vi ho accennato qualche giorno fa e che pensavo di non aver fotografato, ho ritrovato anche alcune delle foto che vi presento oggi…

devo ammettere che, anche se solitamente i miei tempi bloggichi lasciano sempre a desiderare, questa volta più che una promessa, riguardo le tovagliette, potrebbe sembrare una minaccia 😄 ancora tovaglietteeee?!? ebbene sì, ne ho fatte altre, prima di quelle che vi ho mostrato nelle scorse settimane e che potete trovare qui: le marronile blu, quelle marine e infine quelle con gli incroci (c'è il collegamento automatico cliccando sulle scritte di ognuna) e pensavo sinceramente che una serie fosse andata persa per sempre, nel senso di fotografie, e invece qualcosa avevo immortalato… chissà se avrete voglia e pazienza di vederne altre… spero tanto di sì 💓 (in ogni caso tranquille, che se proseguo con i miei soliti ritmi, magari sarà già il 2025 o giù di lì 😎 almeno non sono assillante 😄)



tornando alle foto di oggi la domanda sorge spontanea: ma voi gli attrezzi da lavoro dove li tenete? come li conservate, riponete, mettete, sistemate, riordinate?

ovviamente rispetto al lavoro che si svolge si avrà bisogno di contenitori o addirittura mobili più o meno grandi… ma parlando delle creazioni che presento qui in blog, uno essenziale per me riguarda di sicuro i miei amati nonché numerosi unciunci…

prima di farmi questo hmmm… no, dai, un altro coso? sì, beh per per essere un coso è un coso ma direi che possiamo tranquillamente chiamarlo col suo nome... esiste, va bene, sa il fatto suo e calza a pennello, quindi: perché no? porta-uncinetti uncinettoso, eh sì, non si scappa, lo strafalcione quotidiano ce lo devo mettere 😇… anche perché effettivamente è un porta-uncinetti fatto all’uncinetto, però devo ammettere che la mia personale personalizzazione grammatico-lessicale questa volta sta nella declinazione al femminile… e quindi anziché solo porta-uncinetti io lo chiamo, anzi: la chiamo, la mia torre porta-uncinetti… abbreviata poi semplicemente in torre


dicevo: prima di farmi la torre, li tenevo e li trovavo ovunque... alcuni nel cestino del cucito, altri infilzati direttamente ai gomitolozzi o ai lavori in corso e in sospeso, altri in giro in qualche cassettino, qualcuno addirittura ha fungiuto da segnalibro... insomma sparsi per i meandri della casa... poi un bel giorno, di parecchissimo tempo fa, ho visto una foto, forse in una rivista, forse sul mio solito e amato Pinterest, non ricordo, scusate (avevo già raccontato i miei involontari metodi poco ortodossi pre-blog in questo post delle ovette arcobaleno), e dopo altri raquanta mesi se non anni, insomma sì appena ho avuto la giusta ispirazione, ho provato a farmela... risultato? buona la prima! sul serio, andava bene di misura, di trama (ho usato il famoso punto magalì che di magalì non è), di esecuzione, di tutto... però, per sicurezza ma soprattutto per poter fotografare i lavori in corso (dato che con la prima, ovviamente, me lo sono scordato) me ne son fatta subito un’altra… uguale uguale, più o meno... forse è rimasta leggermente più alta... eccola


in pratica basta avviare una catenella di circa 40 cm, lavorare 6/7 giri completi e proseguire scalando di giro in giro solo da un lato per formare un trapezio rettangolo parecchio allungato e con una punta mozzata 😄… per le diminuzioni io sono andata “a occhio”, ma la parte obliqua deve essere lunga circa due terzi della base maggiore del nostro trapezio e la base minore quindi resterà di circa un terzo rispetto alle catenelle iniziali… spero che con la prossima foto si capisca meglio cosa intendo...



ho poi rifinito il tutto facendo un giro a punto basso, soprattutto per livellare gli scali delle diminuzioni e dopo ho assemblato la torre semplicemente arrotolando il trapezio partendo dal lato alto (quello perpendicolare alla base delle catenelle iniziali) e cercando di lasciare il rotolo un po’ largo per poter avere il giusto spazio per gli uncinetti di ogni misura… ho proceduto cucendo la base del cilindro ottenuto e applicando, anche solo con un po’ di colla a caldo, uno spessore sul fondo... un cartoncino tondo, un tappo riciclato, un ritaglio di feltro o di altro materiale rigido… a voi la scelta…

anche se subito può sembrare troppo morbido il lavoro e la torre assomigliare a quella di Pisa che invece di cadere cola e si affloscia su se stessa per il troppo caldo, tranquille perché una volta messi gli unciunci diventa, come anticipato nel titolo, autoreggente...


comoda è comoda, utile è utile, spero vi sia piaciuta la mia torre

e anche il ripassino di geometria 📏 📐

❤    buona giornata e buona creatività a tutti  

alla prossima


martedì 3 maggio 2022

tovagliette fuori forma

tra le varie serie di tovagliette all’americana per la colazione, di cui vi ho già detto la volta scorsa, ne ho fatto un paio che sono personalizzate al massimo… fuori forma nel senso classico del termine ma decisamente su misura per noi che al mattino, soprattutto nel fine settimana, imbandiamo la tavola come fosse un buffet di albergo in piena stagione… non che poi usiamo o mangiamo tutto quel che metto per la prima colazione ma mi piace dare a ciascuno la possibilità di scelta e così: vai con le tovagliette giganti!

più che “...ette” in effetti dovrei chiamarle “...one” ma non è che suoni molto bene… tovaglione… tovagliettone… boh mah non so…


sta di fatto che se le altre, comprese quelle che si trovano nei negozi, sono circa 30/35 cm per 40/45, queste in jeans con gli incroci colorati sono circa 40/45 per 50/55 cm (dipende da quanto le riesco a tirare stirandole o se invece capiti che non le stiro affatto 😇)… proprio belle grandi e comode… ci sta di tutto sopra: tazza tazzina tovagliolo posate bicchiere succhi piattini zuccheriera bricco del latte del thè del caffè ecc… di tutto di più e comodamente, senza dover posare roba sul tavolo che amo tenere nudo dato che è di legno e sta bene “a vista”… almeno, a me piace tanto…


ho la casa tutta rustica e anche il tavolo in legno mi piace che si veda perché è proprio bello così! scusate sembra che mi auto-lodo ma in realtà vuol essere un complimento a chi lo ha creato… adoro il legno “vivo”, naturale, e dopo tanti anni ancora non mi ha stancato… ovviamente non mi va che si rovini, mettere la doppia tovaglia mi pare esagerato (anche se a volte lo faccio) e così ho fatto le tovagliette formato extralarge ma adeguate alla necessità…




abbastanza veloci nell'esecuzione, anche se grandi, perché gli incroci li ho creati applicando i vari nastri colorati sopra la tela in jeans… non è un lavoro patchwork come potrebbe sembrare a prima vista, ho un po’ barato ecco… per una volta mi son semplificata la vita invece che complicarmela come tendo spesso a fare… 

avevo un avanzo di una stoffa in jeans, presa anni fa per fare i tendoni oscuranti di una cameretta per ragazzi con finestra ma senza tapparella o persiane, che era abbastanza grande e mi capitava sovente tra le mani... e sposta oggi sposta domani, alla fine mi son decisa... ho preso alcuni nastri colorati, altri me li son fatta con il mio ormai fidato coso e gli ho trovato il suo giusto impiego... sia alla stoffa che al coso 😉





pratiche anche per il lavaggio, magari meno belle di quelle con le onde ma di sicuro meno delicate, e volendo utili anche per gli altri pasti della giornata, una cena frugale o la merenda dei bimbi ma anche, perché no, da portarsi dietro in caso di pranzo in spiaggia o di un ripristino dei cari vecchi pic-nic che si facevano anni fa… quanti bei ricordi d'infanzia e non solo…






chissà se ho smosso anche i vostri di ricordi?

spero tanto di sì, che siano tutti belli e magari che me lo riusciate a raccontare nei commenti, sempre graditissimi

a presto, spero…


   buona giornata e buona creatività a tutti 

alla prossima