sì è vero ormai siamo a marzo, il mese
della Primavera, dovrei metter via le lane e pensare al caldo, al bel tempo…
ma… come sempre i miei ma e però che non mancano mai… ma qui, e mi pare di capire non solo qui, il freddo purtroppo insiste e persiste, se non a tutte
le ore del giorno, di sicuro dal tardo pomeriggio e poi fino al mattino…
e in più, caspiterina bacco, questi due primi mesi dell’anno mi sono svaniti in un batter d’occhio, nemmeno il tempo di iniziare l’anno e poter continuare a mostrare cose prettamente invernali, che già ci ritroviamo a marzo…
e in più, caspiterina bacco, questi due primi mesi dell’anno mi sono svaniti in un batter d’occhio, nemmeno il tempo di iniziare l’anno e poter continuare a mostrare cose prettamente invernali, che già ci ritroviamo a marzo…
lo scorso anno mi si è volatilizzato gennaio, quest’anno pure febbraio… se continua così, che mi
perdo un mese in più ogni anno, nel giro di poco dovrò cancellare i calendari
dalla mia vita… passo direttamente da un Natale all’altro e via! oppure mi
fermo verso l’estate vah, che preferisco il caldo…
torniamo
savi e all’ultimo perchè ancora cose
invernali... semplice: perché ve li avevo promessi l'altro giorno, nel post dei
baschi con gli scaldagola in coordinato, e quindi eccoli qui
berrettini
e berrettoni a righe e colorati… alcuni per bimbi e altri fatti con lana bella grossa... tutti caldi comodi e morbidosi…
a
me piacciono per svariati motivi, oltre per il piacere stesso di farli…
in primis per questo motivo a croce che si forma direttamente con la lavorazione e con l’alternanza delle righe…
poi perché
non hanno appunto la solita cucitura sul retro, o ai lati, a volte fastidiosa e antiestetica, e nemmeno sono cuciti dai
quattro spicchi, ma lavorati in prosieguo…
e infine perché,
anche questi, come quelli a onda, ve li ricordavate? sono lavorati di
traverso… no no, non spaventatevi, nulla di che, sono solo lavorati per il lato
dell’altezza e non partendo dalla base per poter avere la giusta misura della circonferenza o in circolo, come solitamente si fa con berretti di questo
tipo, a cuffia… e come io stessa me medesima ho fatto con quelli a punto canestro, con quello double face a punti uncinati e con tanti altri
che ancora devo postare…
questa
ultima particolarità tra l’altro può esser d’aiuto per la taglia… la dimensione
del berretto… quante volte, soprattutto con quelli che si iniziano dalla parte alta, dal cucuzzolo della testa, una volta finito il lavoro capita che sia troppo
grande oppure troppo piccolo? bene! con questo metodo (questa lavorazione poco
usuale, di traverso appunto) possiamo
eventualmente aumentare di qualche giro per allargarlo, lavorando una/due righe
in più o fare cinque spicchi invece che quattro oppure, viceversa, lavorare
qualche riga in meno per farlo più piccolo… e questo si può
tranquillamente fare alla fine del lavoro, misurandolo, senza dover disfare e
rifare tutto…
oltre
tutto questo, nonostante l’apparenza (ammettetelo: sembrano fatti a maglia,
vero?) sono invece lavorati a uncinetto!
ebbene
sì, anche se di primo acchito sembrano fatti con il classico punto ai ferri,
che io adoroooo (il punto ma non troppo il lavorarlo) e che invece viene
magicamente riprodotto con il mio più agevole unciunci… e come si fa?
chiederete voi… ci sono vari modi, uno è quello di questi berretti: semplicemente lavorando i punti in costa…
piccolo miracolo uncinettoso… piccoli punti presi su un solo lato dell’asola del punto sottostante… niente p. basso, no p. alto, no ferri… solo asola su asola… si punta si carica il filo dal gomitolo e si tira fuori senza fare altro… punto bassissimo lavorato in costa… riga dopo riga… diminuendo ogni giro a scalare (semplicemente facendo il giro più corto, con meno punti quindi) e ri-aumentando dopo per formare lo spicchio successivo… e la rotondità del cappellino...
piccolo miracolo uncinettoso… piccoli punti presi su un solo lato dell’asola del punto sottostante… niente p. basso, no p. alto, no ferri… solo asola su asola… si punta si carica il filo dal gomitolo e si tira fuori senza fare altro… punto bassissimo lavorato in costa… riga dopo riga… diminuendo ogni giro a scalare (semplicemente facendo il giro più corto, con meno punti quindi) e ri-aumentando dopo per formare lo spicchio successivo… e la rotondità del cappellino...
come
sempre è più difficile a dirlo che a farlo… ma non è impossibile e nemmeno così
macchinoso… è solo un pochino lunga come lavorazione nell’insieme perché i giri
sembrano non sviluppare mai il lavoro, soprattutto all’inizio, essendo appunto
punti bassissimi… e quindi a differenza magari di un punto alto che, essendo
lungo, fa proseguire spedite, questo è più lento… ma vuoi mettere la
soddisfazione finale?
insomma
a me è piaciuto farli, piaciuto il risultato e piaciuto indossarli…
...e voi che
ne dite? ne facciamo altri?
alla
prossima… buona giornata
❤
Cara Magali, sai sono molto carini questi berettini colorati, e ora che è marzo che arriva il vento, proteggono bene le orecchie che sono delicate dal vento!!!
RispondiEliminaCiao e buona serata cara amica con un abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Un inverno cosi' colorato potrebbe anche durare di più!! Bellissimi Sinide, brava brava.
RispondiEliminaChe meraviglia Tesora!!!
RispondiEliminaUna lavorazione davvero bellissima dal risultato veramente particolare.
Braverrima. =)
Dani
Ma lo sai che sono proprio belli???? anch'io ho pensato fossero realizzati ai ferri...che sciccoseria sono molto versatili mi sembravano da bimbo ma guarda che belli indossati per donna ...sai che anche a me sono volati questi due primi mesi dell'anno....pensavo fosse più lento il tempo trascorrendolo a casa invece guarda te ... una giornata vola via senza che abbia fatto quel che volevo ...pazienza ... anch'io mi sto cimentando con la maglia sto sferruzzando una sciarpa ai ferri e stasera dopo due giornate di sbagli continui stasera si finalmente ha preso il via ... ... ok vado che la notte è piccola ho ancora qualche ferro da fare ... complimenti per i tuoi berretti e tanti bacioni .... notte ....
RispondiEliminaBelli e originali! Bravissima!
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